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Rime d'amore

CLXXVI

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CLXXVI

Egli gode di tormentarla, anziché ucciderla.

     Se voi vedete a mille chiari segni
che tanto ho cara, e non piú, questa vita,
quant’è con voi, quant’è da voi gradita,
ultimo fin de tutti i miei disegni,
     a che pur con nov’arte e novi ingegni
darmi qualche novella aspra ferita,
tramando or questa, or quella dipartita,
quasi ogni pace mia da voi si sdegni?
     Se volete ch’io mora, un colpo solo
m’uccida, sí ch’omai si ponga fine
al dispiacervi, al vivere ed al duolo;
     perché cosí sta sempre sul confine
di morte l’alma, e mai non prende il volo,
pensando pur a voi, luci divine.