Rime (Michelangelo)/295. Di morte certo, ma non già dell'ora

295. Di morte certo, ma non già dell'ora

../294. Mentre m'attrista e duol, parte m'è caro ../296. S'avvien che spesso il gran desir prometta IncludiIntestazione 2 ottobre 2024 100% Poesie

295. Di morte certo, ma non già dell'ora
294. Mentre m'attrista e duol, parte m'è caro 296. S'avvien che spesso il gran desir prometta
[p. 138 modifica]

 
     Di morte certo, ma non già dell’ora,
la vita è breve e poco me n’avanza;

[p. 139 modifica]

diletta al senso, è non però la stanza
a l’alma, che mi prega pur ch’i’ mora.
     Il mondo è cieco e ’l tristo esempro ancora5
vince e sommerge ogni prefetta usanza;
spent’è la luce e seco ogni baldanza,
trionfa il falso e ’l ver non surge fora.
     Deh, quando fie, Signor, quel che s’aspetta
per chi ti crede? c’ogni troppo indugio10
tronca la speme e l’alma fa mortale.
     Che val che tanto lume altrui prometta,
s’anzi vien morte, e senza alcun refugio
ferma per sempre in che stato altri assale?