Rime (Guittone d'Arezzo)/Sempre poria l'om dir en esta parte

Sempre poria l'om dir en esta parte

../E vol essere l'om sofrente bene ../S'eo tale fosse ch'io potesse stare IncludiIntestazione 13 settembre 2008 75% poesie

Guittone d'Arezzo - Rime (XIII secolo)
Sempre poria l'om dir en esta parte
E vol essere l'om sofrente bene S'eo tale fosse ch'io potesse stare


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110

Sebbene il «trattato» non sia compinto, pensa che possa pure esser d’aiuto a qualcuno.


     Sempre poria l’om dir en esta parte
trovando assai che dicere di bono,
en tante guise departite e sparte
4le parte d’essa e le condizion sono:
     però da ciò mi si faccio disparte
con quel ch’ho detto; avegna che ciascuno
me piace che ’n ciò prenda ’ngegno ed arte
8e veggia avanti più ch’eo no li sòno.
     Tra ch’eo so poco, ed ho piccolo aiuto
loco ed agio de dire tanto afare,
11so che lo detto meo non ha compiuto;
     ma tuttavia però no mi dispare:
pur esser non porá ch’alcuno aiuto
14non doni altrui, che n’ostarie ’l penare.

111

Riprende l’uso di paragonar la donna a fiore, a gemma, a stella: essa supera ogni cosa.


     S’eo tale fosse ch’io potesse stare,
senza riprender me, riprenditore,
credo fareb[b]i alcun o[m] amendare
4certo, al mio pare[r], d’u[n] laido er[r]ore:
     che, quando vuol la sua donna laudare,
le dice ched è bella come fiore,
e ch’è di gem[m]a over di stella pare,
8e che ’n viso di grana ave colore.
     Or tal è pregio per donna avanzare
ched a ragione mag[g]io è d’ogni cosa
11che l’omo pote vedere o toc[c]are?
     Che Natura [né] far pote né osa
fat[t]ura alcuna né mag[g]ior né pare,
14for che d’alquanto l’om mag[g]ior si cosa.