Rime (Guittone d'Arezzo)/Ahi, como è ben disorrato nescente

Ahi, como è ben disorrato nescente

../O benigna, o dolce, o preziosa ../O felloneschi, o traiti, o forsennati IncludiIntestazione 12 maggio 2024 100% poesie

Guittone d'Arezzo - Rime (XIII secolo)
Ahi, como è ben disorrato nescente
O benigna, o dolce, o preziosa O felloneschi, o traiti, o forsennati


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È minor male pensare che Dio non esista, anziché credere che non sia buono.


     Ahi, como è ben disorrato nescente
qual piò tiensi saccente,
se divin giudici’onn’intender crede,
e ciò che lo saver suo non ben sente
5reo stimar mantenente,
unde Dio dice iniquo e perde fede!
     Mira, o superbi’om desconoscente,
se ben te scerne mente,
onne opera d’om, che meglio vede:
10ben male e male ben dice sovente.
Come dunque sí gente
devine schernerai? Pens’ov’è fede.
     Minor mal è pensar non sia Deo
che non pensarlo reo;
15ché como necessaro ello pur sia,
è ch’ello bono sia,;
e se non bono, non Dio. Che dunqu’eo?

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     Se lui bon credo, e che far creder dia?
Oh, che fella mattia
20dir alcun: — no è bon, ché ben non veo! —
e: — fallir pria creo
divina bonitá, che scienzia mia! —