Rime (Gianni)/Ballate/Amore, i' prego la tua nobiltade
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I.
Amore, i’ prego la tua nobiltade
ch’entri nel cor d’esta donna spietosa
e lei facci’ amorosa
sì che la spogli d’ogni crudeltate.
5Odi la nimistà mortal che regna
tra lo suo cor e ’l meo novellamente,
Amor, ch’esser solevan ’una cosa!
Con sì fieri sembianti mi disdegna
che par che ’l mondo e me aggi’ a niente,
10e se mi vede fugge e sta nascosa:
onde non spero ch’i’ mai aggia posa
mentre che ’n lei sarà tanta ferezza,
vestita d’un’asprezza
che par che sia nemica di pietate.
15Amor, quando ti piace movi inteso
e se vai ’n parte elio possi parlare
a questa che mi fa guerra sfidata,
ben potrai dir che, senza colpa, offeso
da lei mi trovo nel mio lamentare;
20onde mi’ alma piange sconsolata.
Se non che ’l cor l’ha alquanto confortata
e dicele: non pianger, mia sorella;
tu averai novella
24ch’amor le porta manto d’umiltate.
Questa ballata, edita la prima volta dal Fiacchi, e riprodotta, quindi, dal Valeriani e dal Nannucci, fu tratta dal famoso codice Pucci, ora sperso. La ripubblicarono il Monaci e il Molteni nella stampa diplomatica del Shig. l. viii, 305. Oltre a questi codd. si conserva pure nel Vat.3214; Riccard. 2846; Ashbur. 479; Magl. vii, 7, 1208 e nel Trivulz.-Bossi 36. Diamo le varianti di tutti i codici, e della stampa del f.
1. C. pregho; 2. V. k entri; 3. f. e lei facci; V. ellei; 4. V. si k ella spogli; 5. V. ke regne; 6. C. el meo; 7. A. R. T, ch esser soleam una cosa; V. kesser; 9. C. chel mondo emme aggi anniente; A. aneente; V. ke... ke; 10. C. semmi; esson nascosa; M. sinascosa; 11. M. chemmai; in V. manca l’onde; 12. M. che lei sarà; V. Kellei; 14. Ke... Ke; 16. C. esse; V. Ke; 17. C. chemmi; M. guerra fidata; 18. C. dire; 19. C. V. dal lei; 21. V. ke l cor; 22. V. diciele; 24. V. k amor.
[Ballata, che i trattatisti chiamano grande. Consta della ripresa e di due stanze: manca della replicazione.
Ripresa: ABbA
Stanza: ABCABCCDdX].