Rime (Bembo)/Se col liquor che versa, non pur stilla
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Pietro Bembo - Rime (1530)
Se col liquor che versa, non pur stilla
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CXXX.
Se col liquor che versa, non pur stilla,
sì largo ingegno, spegner non potete
la nova doglia, onde pietoso ardete,
perché v’infiammi usata empia favilla,4
sperate nel Signor, che pò tranquilla
far d’ogni alma turbata, indi chiedete:
tosto averrà, che lieto renderete
grazie, campato di Caribdi e Scilla.8
Tacquimi già molt’anni, e diedi al tempio
la mal cerata mia stridevol canna,
e volsi a l’opra, che lodate, il core.11
Così fan, che ‘l desir vostro non empio,
oblio de l’arte, e quei, che più m’affanna
ch’adorne lui, del mio bel nido amore.14