Rime (Bembo)/Che mi giova mirar donne e donzelle
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Pietro Bembo - Rime (1530)
Che mi giova mirar donne e donzelle
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CLXI.
Che mi giova mirar donne e donzelle,
e prati e selve e rivi, e ‘l bel governo,
che fa del mondo il buon motore eterno,
mar, terra, cielo, e vaghe o ferme stelle?4
Spenta colei, ch’un sol fu tra le belle
e tra le sagge, or è mio nembo interno:
forme d’orror mi sembra quant’io scerno;
esser cieco vorrei per non vedelle.8
Ch’i’ non so volger gli occhi a parte, ov’io
non scorga lei fra molte meste, o lasso,
chiuder morendo le sue luci sante.11
Ond’io viver non curo, anzi desio
di girle dietro con veloce passo;
et era me’, ch’i’ le fossi ito avante.14