Rime (Andreini)/Sonetto XXXIII
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Isabella Andreini - Rime (1601)
Sonetto XXXIII
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SONETTO XXXIII.
S
Peme fallace à che pur l’ale impiumi Al mio vano desir, perch’ei conforte
L’Anima trista? tue lusinghe accorte
Troppo conosco, e gli empi tuoi costumi.
Sciogliete il freno pur dolenti lumi
Al pianto, e tù mio cor apri le porte
Al duol, sì che pietosa al fin la Morte
Lo mio stame vital rompa, e consumi.
Così quegli egualmente e bello, e rio,
Che di macigno il petto, e ’l cor sempr’hebbe
Di mia morte vedrà sazio il desio;
O pur se del mio duol mai non gli increbbe
In lui Pietà dal freddo cener mio
Calde fiamme d’Amor destar potrebbe.