Rime (Andreini)/Sonetto XXX
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Isabella Andreini - Rime (1601)
Sonetto XXX
◄ | Sonetto XXIX | Canzone II | ► |
SONETTO XXX.
D
I magnanime stille i crini aspersi Cerchi spirto gentil le amate rive
Di Pindo, perche ’n lui le sacre Dive
Spirino gloriosi eterni versi;
Che perche Apollo in me sue grazie versi
Basta, che à le virtuti altere, e dive
Da cui vien, ch’ogni bene in me derive
Gli spirti i’ volga, che già vostri fersi.
Basta affisarmi in voi perche m’affide
Nobil pensier, ch’anco à le stelle ardita
Spiegherò (mercè vostra) un giorno i vanni.
Spero per voi Leonora eterna vita;
Che s’al mio stil la bontà vostra arride
Non fia mai, che ’l saetti ingiuria d’anni.