Rime (Andreini)/Sonetto XCIV

Sonetto XCIV

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Sonetto XCIII Sonetto XCV

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SONETTO XCIV.


D
Opo l’haver di gloriose stille

Sparsa pugnando altier l’augusta fronte
     Il magnanimo Alberto, e ’l piano, e ’l monte
     Scorso vincendo mille squadre, e mille,
Dopo l’haver tante Cittadi, e Ville
     Rese al giogo di Dio facili, e pronte
     (Disse il Ciel) non s’indugi; homai sormonte
     Ne’ sommi pregi il mio novello Achille.

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Già lieto riportò la spoglia d’oro
     D’Esone il Figlio. hor viè più degne palme
     Si convengon di Christo al buon guerriero.
Invitto sempre vincitor de l’Alme
     Sia ’n guerra, e ’n pace e de l’Hispano Hibero
     Habbia felice il singolar tesoro.