Rime (Andreini)/Sonetto XC
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Isabella Andreini - Rime (1601)
Sonetto XC
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SONETTO XC.
H
Ora che dolce tremolar le frondi S’odono al mormorar d’aure soàvi
Tù, che di questo cor porti le chiavi
Ritorna ingrato, à che da me t’ascondi?
A’ miei ben furo i tuoi desir secondi
Alhor, che meco sotto un’Elce stavi;
E le guancie, e la bocca mi lodavi,
Gli occhi, le mani, i capei crespi, e biondi.
Sol t’era questa fronte specchio, e solo
Questo seno prigion dolce, e gradita;
Ed hor crudel fuggi da me lontano.
Deh torna, e tempra il mi’ angoscioso duolo.
Tu, che sol darmi puoi soccorso, e vita,
Ch’ogn’altro aiuto è per me tardo, e vano.