Rime (Andreini)/Sonetto CLX
Questo testo è completo. |
Isabella Andreini - Rime (1601)
Sonetto CLX
◄ | Sonetto CLIX | Sonetto CLXI | ► |
SONETTO CLX.
I
Ndarno giri i lusinghieri sguardi Soàvi ad arte invan predarmi tenti.
Più non sarà, che i simulati accenti
M’empiano il sen d’avelenati dardi.
Giungono al core intempestivi, e tardi
Anima mentitrice i tuoi lamenti.
Rivolgi altrove pur tuoi preghi ardenti
Ch’io sò, che ’n me già non sospiri, ed ardi.
Troppo de le tue frodi il cor s’avede
Però fugge de gli occhi il crudo raggio
Da cui la morte sua solo deriva.
Tal chi percote in dura selce il piede
Quand’ei cieco non sia, poscia la schiva;
Che l’andate sventure altrui fan saggio.