Rime (Andreini)/Sonetto CLVI
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Isabella Andreini - Rime (1601)
Sonetto CLVI
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SONETTO CLVI.
L
A ver l’occaso il desir mio si volve Pur vago di veder l’almo sembiante
Per cui versat’ho già lagrime tante
Nè sà, ch’egli è nud’ombra, e poca polve.
Ahi se ’l Ciel questo ’ncarco non dissolve,
Come spero veder sue luci sante,
Se ’l tolse ratta à questo Mondo errante
Colei, che ’l tutto in un silenzio involve?
Ma se tu me ’l togliesti invido Fato
Non farai già, che morto ancor non l’ami;
Che vero amor non può cangiar mai stato.
Così dolente i morti aridi rami
La vite abbraccia del suo tronco amato,
E par, che lagrimando in vita ’l chiami.