Rime (Andreini)/Scherzo I
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SCHERZO I.
Come rosa,
Sen di neve, piè d’argento,
Che la chioma inannellata
D’or fregiata
Vezzosetta sparge al vento.
I Ligustri, e i Gelsomini
Da’ bei crini,
E dal petto alabastrino
Van cadendo; e la dolce aura
Ne ristaura
Con l’odor grato divino.
Febo anch’ei la chioma bionda
Fuor de l’onda
A gran passo ne discopre;
E sferzando i suoi destrieri
I pensieri
Desta in noi de l’usate opre.
Parte il Sonno, fugge l’ombra,
Che disgombra
Delio già col chiaro lume
La caligine d’intorno:
Ecco il giorno,
Ond’anch’io lascio le piume.
E ’nfiammar mi sento il petto
Dal diletto,
Che ’n me spiran le tue Muse
Cui seguir bramo; e s’io caggio
Nel viaggio
Bel desir teco mi scuse.
Ma s’avvien, ch’opra gentile
Dal mio stile
L’alma Clio giamai risuone:
Si dirà. sì nobil vanto
Dessi al canto
Del Ligustico Anfione.