Reo del patrio divieto il proprio figlio
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TEOBALDO FATTORINI1
Reo del patrio divieto il proprio figlio
Ecco Zeleuco a giudicare astretto:
Oh qual di Re e di Padre agita il petto;
Di regno, e di figliuol zelo e periglio!
5Mandan nubi di duolo al cuore, e al ciglio,
E di legge, e d’amore obbligo, e affetto;
Nel gran dubbio dell’alma alfin costretto
Dalla legge e da amor prende consiglio.
Nella Prole il delitto, e in se corregge:
10E Giudice ad un tempo, e Genitore
Giusto insieme e clemente esser elegge.
Oh di legge, e d’amor forza, e stupore!
Se toglie un lume al figlio è amor di legge,
Se toglie un lume a se, legge è d’amore.
- ↑ Zeleuco Re de’ Locresi priva se stesso d’un occhio, e dell’altro il Figlio reo d’adulterio.