Renovatione della Chiesa/Lettere personali/18
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AL MOLTO MAGNIFICO E HONORANDO FRATEL GERI DE’ PAZZI.
IN VILLA A PARUGIANO
Molto honorando e charissimo Fratello, salute.
Vengo con questi quattro versi a rallegrarmi con voi della venuta di questo nuovo Re e insieme Dio, nato nel mondo per noi peccatori, qual penso haviate ricevuto drento all’habitacolo del cor vostro, che non per altro si è fatto huomo se non per diventar possessore del cuore di esso huomo. Lassa le delitie del paterno seno per venire a servirci nei nostri peccati e far sopra se stesso la giustitia dovuta per essi. Viene tutto dolce e mansueto, non nella sua maiestà, ma nella nostra humanità e viltà. Viene come infatigabile pastore a ricercare le sue pecorelle e metterle nel suo seno (cf. Is. 40,11), come disse per il profeta Isaia, per ricondurle all’ovile della celeste patria. Ma, con tanta sua misericordia, bisogna ancora avvertire che è giustissimo e renderà a ciascuno secondo l’opere sua; onde è necessario, Fratel charissimo, che cerchiamo operare in modo che sieno trovate di peso nella divina statera, il che ci farà fare il santo timor di Dio. Ringratio sua divina Maestà che non troviate eccedere in amar disordinatamente le creature e cose create; ma, a mia requisitione, desidero siate contento una volta la settimana esaminarvi circa a questo, che ne darete gloria a Dio e ne risulterà utile per l’anima vostra. Vi mando il libro della Vita del Padre Francesco Borgia della Compagnia di Jesu che, penso, leggendola, vi darà gran gusto e consolatione. Né occorrendomi altro, a voi molto di cuore mi raccomando. Vi piacerà salutare la Cognata e nipoti per parte mia. Suor Maria Gratia sta bene, e vi si raccomanda. Il Signore sia sempre con voi.
Di Firenze, del nostro Monastero Santa Maria delli Angeli in Borgo San Friano, il dì 23 dicembre 1602.
Vostra affetionatissima Sorella
Suor Maria Maddalena de’ Pazzi
Note
- ↑ unica autografa conservata