Ramo fiorito, el di, ch'io non ti veggio
Questo testo è incompleto. |
◄ | Voi, che portate de mia vita luce | Le toi promesse me vegnon sí in ordo | ► |
Questo testo fa parte della raccolta XXII. Ser Cecco Nuccoli
X
Se non si conforta del suo amore, morrá.
Ramo fiorito, el di, ch’io non ti veggio,
mio lieto cor di doglia si trafigge,
e la smarrita mente se refigge
4con quel signore Amor, cui sempre chieggio.
Ond’io ne prego voi, prima ch’io peggio
stia, ch’io vegna só’la tua merigge;
se non, la Morte dal corpo defigge
8l’alma, che nel mio cor per voi posseggio.
Donque, vi piaccia per Dio, signor caro,
di farine grazia, prima ch’io sia morto,
11ch’io non ne spero mai altro conforto,
se no ’l suo dolce frutto, per me amaro;
ma, se per lui mia vita non riparo,
14girò ne l’altro mondo, da te scòrto.
Si me prendeste, Amor, con novo ingegno,
ch’io sempre mai so’ stato vostro segno.