Ragion, tu porgi alla confusa mente
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I
Ragion, tu porgi alla confusa mente
Della tua luce un raggio almo e sereno:
E mostri a quanti error disciolga il freno
Un cor, che a vil caduco amor consente.
5Onde del Bel, che a lagrimar sovente
N’astringe, io fuggo il rapido baleno:
Che non sì tosto il vedi, egli vien meno,
10E brev’età tutte sue forze ha spente.
Faccia pur altri a se meta fatale
Lo splendor d’un bel volto; ed in poch’ore
Abbia il Bello, e l’amor la sorte eguale.
Io che nobil racchiudo in petto ardore,
Non fò pago il pensier d’oggetto frale,
Perchè eternar bramo nell’alma amore.