Purché
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Questo testo fa parte della raccolta XIII. Da 'Psiche'
XLII
PURCHÉ
Purché un raggio di sol sopra noi splenda,
e a noi spunti da terra un fior soltanto,
un fior vestito di beltá stupenda,
generato in Olimpo, il fior del canto;
numi ed eroi da storia o da leggenda
e pontefici e re lasciam da canto,
e i grifoni e le sfingi e la tregenda
del genere mortai, degna di pianto.
Ogni cosa qual sia poniam da parte,
e non per tedio o per gentil dispetto,
ma perché il tempo irrevocabil fugge.
E viviatn soli al buon silenzio e a l’arte:
ché non sovverta il ciel dello intelletto
la gran bufera che nel mondo rugge.