Gentil cosa
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Questo testo fa parte della raccolta XIII. Da 'Psiche'
XLI
GENTIL COSA
L’ore van come i naspi, e il fil si scema
de l’accia ad ogni giro, e il capo ha lieve
chi sovente non pensa al vecchio tema
«Misuriam la speranza al viver breve».
Speri chi solca il grano in fior; chi rema
speri l’approdo; e ognun ciò che far deve,
solerte il faccia; né martir lo prema,
se dilegua il suo di come la neve.
Son devoti a la morte in questa valle
i pitocchi ed i re: tutti un fardello
rechiam di tedio e di miseria a spalle.
Sperar lungo disdice in breve stanza:
gentil cosa è portar sino a l’avello
brevitá di lamento e di speranza.