Prigionieri/Prima sintesi
Questo testo è stato riletto e controllato. |
◄ | Prigionieri | Seconda sintesi | ► |
Prima sintesi
Scena quasi tutta buia. Una piazzetta del Castello di Baia. In fondo (alla sinistra del pubblico) una casetta bianca, bassa, con terrazzo merlato sul cielo pallido di estremo crepuscolo. La casetta ha due porte di ferro e una finestra di prigione con inferriata semicoperta da un paravista di legno in forma di mezzo imbuto. Vicino a questa finestra, un mucchio di pietre, che permette di sporgersi ai merli. Lì accanto, sempre in fondo, nel centro, un’altra casetta (quella del guardiano), con una finestra carica di vasi di gerani. Sotto il muro laterale di questa casetta un fossato che declina verso un’alta griglia di cloaca. S’intravede confusamente tutto ciò nel buio completo. Entrano i prigionieri. Scalpiccio pesante e ballottio e ammucchiarsi di cappottoni scuri. La sala del teatro essendo oscura, come pure la ribalta, non si può distinguere nessun viso.
1° Prigioniero
Si stava meglio nelle prigioni di Siberia. Faceva tanto freddo che non si pensava a nulla. Le prigioni sono invenzioni dei diavoli del Nord! Ingabbiati nella neve o nel ferro!... Ma questo è il paese di Dio... E Dio non vuole prigioni! Vuole l’amore! Qui non si può vivere, così pigiati fra uomini!... Con questo caldo!...
2° Prigioniero
Maledizione! E dire che fuori vi sono tante donne belle!
1° Prigioniero
Finiremo coll’odiarci come cani arrabbiati.
2° Prigioniero
O coll’amarci troppo!... (singhiozzando).
3° Prigioniero
Non fare il moralista! Ognuno si arrangia alla meglio. Va a prendere la fisarmonica, e balliamo.
Walter
Al mio paese si balla cosí.
Danza lenta e monotona, con passi trascinati al suono della fisarmonica. Una parte dei prigionieri accompagna i danzatori battendo le mani ritmicamente. Ad un tratto, brontolìo, ingiurie indistinte, rissa furibonda. Prima la danza e poi la rissa devono essere eseguite con una monotonia regolare di macchina.
Luca
Accidenti!!! Quando balla Walter scoppiano sempre delle risse!
2° Prigioniero
Walter è una sgualdrina!
Luca
a Walter:
Finiscila, Walter!
Walter
Ho dato al polacco un pantalone in cambio di tre pacchetti di sigarette! E si lamenta. Voleva anche questo anellino... Non posso darglielo, è un ricordo... Dice che io distribuisco male il caffè... Io invece gliene dò sempre una razione doppia. Per Iddio! Ho ragione io! Dimentica in giro i suoi denari. Tutti lo derubano e lo beffano. Gli ritrovo i suoi denari ed egli se la piglia con me! E’ un cretino.
Luca
Non è cretino. Ha dei momenti di pazzia. Il terrore dei bombardamenti gli ha sfasciato il cranio! Ha il cervello pieno di buchi. Guardalo. (Mostra un prigioniero che accovacciato in un cantone e tutto assorto culla dolcemente fra le sue braccia vuote il suo bambino lontano.) Ora ride pensando al suo bambino lontano probabilmente morto e riconta i suoi quattrini con le mani di un avaro. A un tratto pluf sparisce in uno dei buchi del suo cervello. Addio, memoria. Semina in giro tutto il suo tesoro e se ne va come un pazzo. Walter, lascialo in pace... Via! Lascialo in pace!
Walter
con smorfie sdegnose ed effeminate:
Figu...rati!... (Si arrampica sulle pietre e si sporge fra i merli) Quante banche sul mare! Baia è tutta illuminata. Si divertono, laggiù.
Luca
Macché! Si annoiano anch’essi, guardano altrove e sognano come noi una vita nelle Stelle... Le stelle sono certamente le sole sale da ballo di cui nessuno ha controllato la noia.
Riprende la danza con ritmo meccanico. Walter si mescola ai danzatori, e subito scoppia di nuovo la rissa, più violenta di prima, sempre con ritmo meccanico.
1° Prigioniero
Capoposto! Capoposto! Si ammazzano.
Luca
avventandosi sul 1° prigioniero e afferrandolo per il petto:
Perché gridi cosí? Chiami forse la mamma, marmocchio!...
Lascia che si ammazzino!
Dal mare, dietro gli spalti, balza su una voce melodiosa e calda di donna che canta una canzone napoletana.
1° Prigioniero
E’ Rosina! La moglie del guardiano;
La rissa rallenta, cessa. Tutti immobili in pose da fulminati.
1° Prigioniero
Quand’ero bambino...
2° Prigioniero
Mia madre mi diceva...
Sipario