Priapea/CLXVII
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Niccolò Franco - Priapea (1541)
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CLXVII.
Ite corbi, augellacci disgraziati
A danneggiare in qualche cimitero,
E non nell’orto mio, poich’è pur vero
4Che ’n bocca vi fottete, e con i fiati.
Razza gaglioffa, e cani rinnegati,
Sporchi inventor di nuovo fottistero;
Ben vi conviene, che col manto nero
8Siate tra gl’altri augelli, segnalati.
Tengasi buono Apollo, come il sire
De’ suoi poeti, e ’l re del caballino
11Per farsi dal suo nunzio servire.
Che si potría più dire a un assassino,
A un turco, a un moro, a un tartaro,
14Che dire, fottuto in bocca comme l’Aretino.