Poesie patriottiche/L'Illuminazione degli Apennini

L'Illuminazione degli Apennini

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Al lettore Maria Luigia e Francesco I.°
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L’ILLUMINAZIONE DEGLI APENNINI.1


(10 Dicembre 1846).


Che cos’è là in fondo in fondo
     Quella fiamma ognor crescente,
     3Quell’accorrere giocondo
     D’affollata allegra gente,
     Quegli evviva quegli spari
     6Di moschetti e di mortari?

È il buon popol di Romagna
     Che festeggia il dì solenne
     9Che le arpie dell’Alemagna,
     Senz’artigli, senza penne,
     Fur da Genova scacciate
     12A gran colpi di sassate.

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Come liberi stendardi
     Van le fiamme in preda al vento,
     15Una folla di gagliardi
     Getta al foco l’alimento,
     E il Pentito di Sardegna
     18Tersa l’olio sulla legna.

Ed intanto l’Uomo-Dio
     Che risiede in Vaticano,
     21Voglio dire il Nono Pio,
     Impartisce colla mano
     La papal benedizione
     24A quell’ottime persone.

Su soffiate un altro poco,
     O redenti Romagnoli,
     27Che la viste di quel foco
     Le nostre anime consoli,
     Che si sgelino le mani
     30Questi torpidi Italiani.

Se la fiamma che risplende
     Sulle vette agli Apennini,
     33Un dì o l’altro si distende
     Anche all’Alpe dei vicini,
     Amatissimi Tedeschi
     36State freschi, state freschi!

Di quel foco la scintilla
     Già riscalda il bel paese,
     39Alla pietra del Balilla
     Mille braccia sono tese;
     Tuoni solo una parola....
     42O Tedeschi che gragnuola!

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Ma peraltro, indovinate,
     M’è passato per la mente
     45Che i Tedeschi alle sassate
     Non ci badino per niente:
     Quelle care creature
     48Han le teste così dure!

So ben io quel che ci vuole
     Per quest’orso oltremontane
     51Che al tepor del nostro sole
     Van leccandosi le scane! —
     Un deposito abbondante
     54Di cotone fulminante. —2

Il cotone? va benone,
     Siam daccordo, ma, perdoni,
     57Cosa fame del cotone
     Se ci mancano i cannoni?
     — I cannoni? eh ne son certo
     60Ce li presta Carl’Alberto. —


Note

  1. Gli abitanti delle Romagne, chiamati a nuova vita politica dalle liberali istituzioni di Pio nono, celebravano con gran fuochi di gioja sugli Apennini l’antico anniversario della cacciata degli Austriaci da Genova.
  2. A quell’epoca tenessi gran fede alla recente scoperta del cotone fulminante, come surrogato della polvere pirica.