Poesie della contessa Paolina Secco-Suardo Grismondi/Per evoluzioni militari eseguite in Pavia dall'armata austriaca

Per evoluzioni militari eseguite in Pavia dall'armata austriaca

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Per evoluzioni militari eseguite in Pavia dall'armata austriaca
Per la psiche di Canova In Verona al cavaliere Pindemonte

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PER EVOLUZIONI MILITARI
ESEGUITE IN PAVIA

DALL’ARMATA AUSTRIACA


Perchè al fragore insolito
     Di bellici strumenti,
     3Al calpestar, al fremere
     Di fier cavalli ardenti,
     E al fulminar dell’armi,
     6Perchè tremate o carmi?

Marte che questi intrepidi
     Suoi generosi figli
     9Suol di giust’ira accendere
     Ne’ più crudei perigli,
     In finta pugna or gode
     12Spronargli a bella lode.

Nè il loro invitto braccio
     Metter qui dee terrore
     15Che delle madri tenere
     Palpitar faccia il core,
     O cagion sia di pianti
     18A donzellette amanti.

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Sul volto amica gioja
     D’ogni guerrier vedrassi,
     21E sol per l’aere scorrere
     Lieto clamore udrassi,
     Cui del Tesin giulive
     24Risponderan le rive.

E dell’intonso Apolline
     Chiari ministri intanto
     27Su ben temprate cetere
     Accorderà n il canto
     Sacrandolo alle altere
     30Prodi animose schiere,

Qual già fra i plausi ond’erano
     Ripieni i campi Elei,
     33E fra l’Olimpia polvere
     Ad inni audaci, e bei
     Spiegar le penne aurate
     36Solea di Tebe il Vate.

No, in mezzo al comun giubilo
     Miei carmi a voi non lice
     39Star paventosi e mutoli;
     D’Eroi madre e nudrice
     Questa Cittade eletta
     42Da voi tributo aspetta.

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Da voi tributo attendono,
     Più che i guerreschi ludi
     45Onde il Tesino allegrasi,
     I dolci amici studi
     Cui regal Man qui diede
     48Ozio beato e sede.

Oh quanti illustri il chieggono
     Genj sublimi a cui
     51Tutti la dotta Pallade
     Svelò gli arcani sui,
     E di cui fama il grido
     54Già sparso ha in ogni lido.

Essi del colle ombrifero
     Ove le muse han seggio
     57Franchi le vie pur battono,
     Ed essi a gara or veggio
     A nobil volo ardito
     60Farvi cortese invito.

Ma voi frattanto all’etere
     Non anco i vanni aprite,
     63O sol di guerra il turbine
     Che d’ogni parte udite
     Su d’atra scena e truce
     66A lamentar vi adduce.

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Fra sanguinose immagini
     Spesso alla Gallia intorno
     69Voi vi aggirate, ahi misera
     Fatta di orror soggiorno!
     E lo spavento solo
     72Là vi accompagna e il duolo.

Ond’è al fragore insolito
     Di bellici strumenti,
     75Al calpestar al fremere
     Di fier cavalli ardenti,
     E al fulminar dell’armi
     78Ch’or pur tremate, o carmi.