Poesie (Savonarola)/XX.
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XX.
Ora mai sono in età,
Vo’ servir a Iesù;
Al mondo non vo’ star più,
Perch’è pien di vanità.
Questo mondo è pien d’inganni,
Pien di vizii e pien di fraude;
Io vo’ spendere i mei anni
In dir salmi e cantar laude:
Il mio core è leto e gaude,
Perchè vedo il vero lume.
Vo’ fugir il mal costume,
Vo’ servar virginità.
Vo’ servire al mio Segnore
Che me fe’ simile a sè,
Voglio amare el Salvatore
Che morì in croce per me.
Iesù mio, ch’è re de’ re,
Mi vol far soa cara sposa:
Ben sere’ ingrata e ritrosa
Non amando soa bontà.
El monastiero è la roca1
Che tien salvo ogn’om, se vole;
Se Iesù el cor mi toca,2
Non bisogna più parole:
Quanto più al sesso3 duole
Questa mia dura partita,
Tanto più sarò unita
Con l’eterna Trinità.
Tre nemici ha l’alma nostra,
Mondo, carne, e dimon rio:
Chi con lor vince la giostra,
Diventa figliol di Dio.
Sentirò poi nel cor mio
Iubilo d’amor immenso;
Quanto più de Iesù penso,
Più me accendo in carità.
El mio padre, il mio sposo
È Iesù, dolceza mia;
La mia madre e ’l mio riposo
È la Vergene Maria.
Più sorelle arò che pria
E più madre in monastero;
Viverò col cor sincero
Per grazia che Dio mi dia.
O Iesù somma belleza,
O infinita sapienzia,
Dame virtù e forteza,
Ch’io te segua con prudenzia.
Tu se’ la divina essenzia;
Illumina il mio intelletto,
E infiamma ben l’affetto
A far la toa voluntà.
Addio padre, addio parenti,
Addio dico a chi rimane,
Addio amici e cognoscenti,
Addio tutte spose umane;
State in pace e siate sane.
Vado a casa del mio Dio.
Or pregate Iesù pio
Che me dia stabilità.
Amen.