Poesie (Rilke)/II, 3
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II, 3
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Specchi: nessuno cosciente ha descritto
cosa nasconda la vostra essenza.
Come crivelli di fori fitti
siete voi specchi, intervalli del tempo.
Voi che la sala deserta occupate –,
ampi al crepuscolo come selve...
Il lampadario, splendido cervo,
si aggira oltre la soglia vietata.
Talvolta grandi pitture siete.
Sembrano donne in voi trasfuse –,
altre sdegnosi non accogliete.
Ma la piú bella resta, il suo viso
penetrerà nelle guance dischiuse
un giorno il chiaro dissolto Narciso.