Poesie (Francesco d'Altobianco Alberti)/XXXIX
Questo testo è completo. |
Francesco d'Altobianco Alberti - Poesie (XV secolo)
XXXIX
◄ | XXXVIII | XL | ► |
Femmina è sanza fé, legge o ragione,
ordine o mezzo e fuor d’ogni misura,
ficta, mendace e mobil per natura,
ingrata e di malvagia condizione.
In lei poca bontà, men discrezione;
tarda al ben fare, al mal pronta e sicura.
Basta l’amor, mentre che l’util dura
strano animale, indomito e fellone.
Femmina fu cagion de’ primi danni,
disubbidendo al superno Motore,
donde e’ ci liberò con tanti affanni.
E così fia cagion d’ogni altro errore
chi non rimedia a’ suoi segaci inganni,
perch’un fuor ti dimostra, altr’ha nel core.
Dunque chi cerca onore
nol pensi di trovar drieto a costoro
ma perder quello e ’l corpo e poi il tesoro.