Poesie (Francesco d'Altobianco Alberti)/XCV

XCV

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XCIV XCVI

 
Condotti siam come chi proprio sanza
amici, o senno, o danar si ritruova,
e nulla in che s’impacci non gli giova,
come chi spende mal quel che gli avanza.

Vita conforme a sì meschina usanza
convien fuggir, ché malizia vi cova,
seguir la dritta e vera che s’aprova,
rimembrando di Dio l’alta sembianza.

Dunche, a che confidarsi nello stremo,
essendo ognun vicino a l’ultima ora,
né ’l perché, come, o ’l quando non sapremo?

Miseri, a che por speme in quel v’accora?
Ché, se ’l certo pel dubbio lasceremo,
giusto è che chi mal vive male mora.