Poesie (Francesco d'Altobianco Alberti)/LXXXVI

LXXXVI

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Se ma’ rie tante e rincrescevol doglie
fusson rivolte in prospero successo,
qualche volta uscirei di compromesso
di chi molti ne impaccia e pochi scioglie.

E come il frutto a stagion ben si coglie
d’acerbo dolze per calor reflesso,
così destinto a l’alma par comesso
d’altri talor far sue l’oneste voglie.

Pose natura ogni suo ingegno e arte
per adornarne in questa nostra etate
di cosa singular, degna e sì cara.

Gentil madonna e con tanta onestate
la formò sì che niun’ altra ci ha parte,
ed in un punto il ciel serra, apre e schiara.