Poesie (Francesco d'Altobianco Alberti)/LXXIX
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Francesco d'Altobianco Alberti - Poesie (XV secolo)
LXXIX
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Ben ritraesti a punto il monte e ’l piano,
le piagge e’ colli, grotte, antri e burroni,
strane genie e varie condizioni,
che ti fan risentir, presso e lontano,
imitator del Greco e Mantovano,
sommi e degni maestri d’invenzioni,
seguendo i versi, l’arte e le ragioni.
Tutti, da Betto in fuor, ce n’accordiamo.
Pur dopo a molte iscosse e’ s’è rivolto,
e, se alcuna parola avesse osata
quella revòca e già se n’è giù tolto.
Concorriàn, ben che ne sia gran derrata,
se ’l conte di Loreto è ista’ prosciolto
di pagar di moneta mal coniata.
La cosa è mal tagliata,
ché chi non può indarno si corregge,
se chi può vuole e quel che vuole è legge.