Poesie (Francesco d'Altobianco Alberti)/LV

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LIV LVI

 
Chi sforza il poter suo più non si istende,
o e’ si spezza o non v’agiugne mai
così pensa ben prima a quel che fai,
ché, dopo il fatto, invan poi si contende.

L’abito no, ch’alfin salvi ci rende;
ma l’opra sì. Questo anche so che sai,
che ’l numer de’ chiamati è grande assai,
ma degli eletti inver pochi s’intende.

Vuol la ragion ch’ognun tenda a buon fine,
terminando il morir pur qualche volta,
posto che più s’indugin sul confine.

Non si vuol mescolar con gente istolta;
fra i saggi sì, con l’opre e discipline,
perché son grate a chi giuste l’ascolta.