Poesie (Francesco d'Altobianco Alberti)/CXXXIX
Questo testo è completo. |
Francesco d'Altobianco Alberti - Poesie (XV secolo)
CXXXIX
◄ | CXXXVIII | CXL | ► |
Vostro parlar, madonna, è tanto umìle
che di speme nutrica e pasce il core;
el cieco sprona e sospigne a tutt’ore,
dicendo: — Segui lei, c’ha il cor gentile —.
Ond’io, di liber fatto già servile,
cangiato in parte e la cera e ’l colore,
ripresi forza e crebbemi il vigore,
sperando in pellegrino almo virile.
E fra me dissi: — Forse aren noi pace
o triegua alquanto e poseren l’ofese,
ch’ogn’altra è scarsa a quel che ne mantiene —.
Ma chi fu mezzo al seguir nostre imprese
fa quel che vuole, e l’è quel che le piace;
e ’l tempo a me promesso anco non viene.