Poesie (Francesco d'Altobianco Alberti)/CXXVII

CXXVII

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CXXVI CXXVIII

 
Che giova a rimirar più donne mai?
Occhi mie lassi, a che pur v’afannate,
ritrovar non possendo le lasciate
singular luci, che cotanto amai?

Mal fe’ per voi, che sì mal v’avezzai,
poi che ’nfinite volte abbiàn provate,
e fra tante gentil, belle e pregiate,
gnun’è pari a costei ch’io vi lasciai.

Però, se del ritrarvi dalla impresa
i’ vi consiglio, parmi aver ragione;
e faccendo, a voi stessi fa onore,

considerato e’ saria grande ofesa
e peggioresti grado e condizione,
mirando alcuna di minor valore.