Poesie (De Amicis)/Sulla strada ferrata

Poesie

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Quadri e statue - Allo scultore Pietro Costa Sul mare
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SULLA STRADA FERRATA.


I.

Corre il treno sonante in riva al mare.
Entra del monte ne la negra mole,
Esco, e d’un grido risaluta il sole,
E dentro al bosco sibilando spare;

Quindi sul ponte rimbombante appare.
Borghi sorvola, camposanti, aiuole,
E cupe valli taciturne e sole
E quete ville solitarie e care;

E simili a fantasime sui piani
Passano le casupole e le piante
E fuggono gli attoniti villani,

E poi rallenta il corso anzi la meta,
E grave tra edifici alti l’ansante
Ira dei negri ordigni arsi si cheta.

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II.

Si riparte, e siam qui come ranocchi,
Otto, in una caldaia maladetta,
Un’ordinanza, un prete, una servetta,
Un inglese, una balia e due marmocchi.

Ho il prete enorme e rosso innanzi agli occhi,
Ho tra le gambe un cesto e una cassetta,
Sento un’elsa di qua, di là una tetta,
E un piede dell’inglese sui ginocchi.

La grossa balia in faccia mi starnuta,
Strillano i bimbi, l’ordinanza fuma,
La serva tosse e il reverendo sputa;

E non so chi d’arcane aure leggere
Tacitamente il carcere profuma....
E tutto questo è un treno di piacere.