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II.
Si riparte, e siam qui come ranocchi,
Otto, in una caldaia maladetta,
Un’ordinanza, un prete, una servetta,
Un inglese, una balia e due marmocchi.
Ho il prete enorme e rosso innanzi agli occhi,
Ho tra le gambe un cesto e una cassetta,
Sento un’elsa di qua, di là una tetta,
E un piede dell’inglese sui ginocchi.
La grossa balia in faccia mi starnuta,
Strillano i bimbi, l’ordinanza fuma,
La serva tosse e il reverendo sputa;
E non so chi d’arcane aure leggere
Tacitamente il carcere profuma....
E tutto questo è un treno di piacere.