Poesie (Campanella, 1938)/Scelta di alcune poesie di Settimontano Squilla/14. Gli uomini sono 'l giuoco di Dio e degli angeli
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Gli uomini son giuoco di Dio e degli angeli
Nel teatro del mondo ammascherate
l’alme da’ corpi e dagli effetti loro,
spettacolo al supremo consistoro
da natura, divina arte, apprestate,
fan gli atti e detti tutte a chi son nate;
di scena in scena van, di coro in coro;
si veston di letizia e di martòro,
dal comico fatai libro ordinate.
Né san, né ponno, né vogliono fare,
né patir altro che ’l gran Senno scrisse,
di tutte lieto, per tutte allegrare;
quando, rendendo, al fin di giuochi e risse,
le maschere alla terra, al cielo, al mare,
in Dio vedrem chi meglio fece e disse.
Gli corpi esser maschere dell’anime, e che non fanno l’uficio suo primiero, ma artificiale, scenico, secondo il destino divino ordinò non sempre esser re chi è vestito di maschera regia. Ma, rendute le maschere alli elementi, saremo ignudi e vederemo in Dio, luce viva, chi meglio fece il debito suo; e però tra tanto bisogna aver pacienza ed aspettare la conoscenza della comedia nel giudizio universale.