Poesie (Campanella, 1915)/Poesie postume/VI. Varie/3. Sonetto al signor Petrillo

3. Sonetto al signor Petrillo

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3. Sonetto al signor Petrillo
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Sonetto fatto al signor Petrillo

Bellissimo fanciullo oggi è comparso,
qual luce all’oscurissima mia vita,
temperando la mia doglia infinita
in sue domande onestamente scarso.
Ché, veggendo il mio senno vano e sparso,
ch’a nuovo carme inabile s’addita,
il vecchio canto a ripigliar m’invita:
proposta veramente d’Anacarso.
Glorioso garzon, che il cor mi pungi,
di castissimo amor usando l’arco,
e nuovo senno al mio perduto aggiungi,
carme ti rendo, d’ogni gusto parco,
ch’esce da bocca di dolcezza lungi, •
ch’agli ultimi sospiri è fatta varco.