Poemi italici/Paulo Vcello/VI

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Paulo Vcello - V Paulo Vcello - VII
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CAP. VI.


Come santo Francesco discese per la bella prospettiva che Paulo aveva dipinta, e lo rimbrottò


Cotale fu la mormorazione,
sommessa, in cuore. Ma dagli alti cieli
3l’intese il fi di Pietro Bernardone.

Ecco e dal colle tra le viti e i meli
Santo Francesco discendea bel bello
6sull’erba senza ripiegar gli steli.

Era scalzo, e vestito di bigello.
E di lunge, venendo a fronte a fronte,
9diceva: «O frate Paulo cattivello!

Dunque tu non vuoi più che, presso un fonte,
del tuo pezzuol di pane ora ti pasca
12la Povertà che sta con Dio sul monte!

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Non vuoi più, frate Paulo, ciò che casca
dalla mensa degli angeli, e vorresti
15danaro e verga e calzamenti e tasca!

O Paulo uccello, sii come i foresti
fratelli tuoi! Chè chi non ha, non pecca.
18Non disïare argento, oro, due vesti.

Buona è codesta, color foglia secca,
tale qual ha la tua sirocchia santa,
21la lodoletta, che ben sai che becca

due grani in terra, e vola in cielo, e canta».