Piceno Annonario, ossia Gallia Senonia illustrata/Dedica

Dedica

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AL CHIARISSIMO

E CARISSIMO AMICO

SIGNOR D. DOMENICO

BARONE VENTIMIGLIA


CAVALIERE DELL'ORDINE COSTANTINIANO

DI S.M. IL RE DEL REGNO

DELLE DUE SICILIE



FR. ANTONIO BRANDIMARTE



Dopochè vi compiaceste di leggere quel mio libro intitolato Plinio Seniore illustrato nella descrizione del Piceno, mi avete sempre stimolato a ripulire dagli errori de’ Copisti, ed illustrare il Capitolo XIV del libro terzo di Plinio stesso, che tratta dell’Umbria, e dell’Agro Gallico. Le mie molte occupazioni [p. iv modifica]però non mi han permesso, che di contentarvi in parte come potrete rilevare dal presente libro, che, vi offro, e chiamo Vostro, perchè tante volte da voi suggerito. In esso parlo della Gallia Togata, che poscia fu chiamata Piceno, e formava quasi la metà della stessa Regione, che Plinio delinea nell’accennato Capitolo.

Non crediate però di trovare nel libro mio quella critica, ed erudizione, che io notai negli scritti vostri, che formano le memorie de’ Vescovadi antichi, ed esistenti nel Regno di Napoli, la Raccolta delle Iscrizioni de’ Napolitani, e Siciliani morti in Roma, con aver accresciute di molto, ed illustrate quelle, che MS. lasciò Monsig. Galletti, il Vostro Trattato degli Ambasciatori, e le Dissertazioni Critico-Diplomatiche per la Storia di codesto Regno della mezzana età, le quali opere con impazienza aspetto veder date alla luce. Imperciocchè io non [p. v modifica]sono versato al par di voi nella cognizione degli antichi monumenti.

Qualunque sia, Vi prego di gradire questo piccolo attestato, che la gratitudine, e l’amicizia esigono, che vi presenti, mentre benchè da voi lontano, io non mai dimenticherò le premure, che aveste per me, ed i nobili esempj, che mi deste col vostro virtuoso, e piacevole tenor di vita nel luogo soggiorno di questa Capitale.