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iv

niperò non mi han permesso, che di contentarvi in parte come potrete rilevare dal presente libro, che, vi offro, e chiamo Vostro, perchè tante volte da voi suggerito. In esso parlo della Gallia Togata, che poscia fu chiamata Piceno, e formava quasi la metà della stessa Regione, che Plinio delinea nell’accennato Capitolo.

Non crediate però di trovare nel libro mio quella critica, ed erudizione, che io notai negli scritti vostri, che formano le memorie de’ Vescovadi antichi, ed esistenti nel Regno di Napoli, la Raccolta delle Iscrizioni de’ Napolitani, e Siciliani morti in Roma, con aver accresciute di molto, ed illustrate quelle, che MS. lasciò Monsig. Galletti, il Vostro Trattato degli Ambasciatori, e le Dissertazioni Critico-Diplomatiche per la Storia di codesto Regno della mezzana età, le quali opere con impazienza aspetto veder date alla luce. Imperciocchè io non