Piano regolatore di Roma 1883 - Relazione/Quartiere ai versanti dei colli Quirinale e Viminale

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Quartiere ai versanti dei colli Quirinale e Viminale
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Quartiere ai versanti del Viminale e del Quirinale; e terreno pel palazzo dell’Esposizione di Belle Arti e pel Palazzo delle Scienze.


Questo quartiere comprende tanto la parte che era già stata tracciata prima del 1870 per iniziativa del proprietario Mons. Saverio De Merode, e le cui strade furono dal medesimo cedute al Comune dì Roma con atto del 22 marzo 1871, quanto tutta l’altra che fu approvata dal Consiglio nella seduta del 3 Luglio 1878, e che fu dichiarata di pubblica utilità come piano regolatore, col R. Decreto dei 16 giugno 1881. Il disegno del quartiere abbraccia i versanti laterali al rettifilo della via Nazionale, e la sistemazione delle vie del Quirinale e Venti Settembre fino alla Porta Pia.

Per la destra della via Nazionale, furono condotte a termine fin dal 13 giugno 1872 le pratiche coi proprietari del terreno, mediante le quali il Comune ebbe in dono le aree della via Palermo e delle traverse, che sono state aperte sino al muro che sostiene l’altipiano di Panisperna, sul quale stanno già gl’Istituti chimico, fisico ed anatomico, e dove sorgerà il Palazzo delle Scienze, che è uno degli edifizi obbligatori per la legge sul concorso governativo.

Il precario impianto dell’Orto botanico impedisce tuttora la continuazione della via Milano fino alla via di Panisperna; ma col Ministero dell’Istruzione pubblica intervenne un patto, che assicura il proseguimento di detta strada, dopo che sia stato approvato lo schema [p. 37 modifica]di legge già presentato alla Camera, pel trasporto dell’Orto botanico in altro terreno. A sinistra poi della via Nazionale, il piano generale, di cui ora ci occupiamo, riproduce il piano parziale, che dicemmo già approvato colle formalità di legge. Però vi si propongono alcune varianti, sulle quali conviene portare l’attenzione.

La via Milano prosegue, anche da questa parte, fiancheggia i palazzo per l’Esposizione di Belle Arti, previsto dalla legge e che il Comune fa costruire, e potrebbe con acclività del 4 0|0 ascendere fino alla via del Quirinale con la stessa tendenza della via Genova, e della via della Consulta. Ma come diremo a suo luogo, e in un articolo speciale, ora si ripropone il passaggio al disotto del giardino reale. In tale ipotesi la via Milano, anziché montare alla via del Quirinale, dovrebbe con livelletta quasi orizzontale arrivare alla testata d’imbocco del sottopassaggio, perchè la via Milano fu tracciata, e in parte fu già eseguita appunto con tale direzione, da infilare l’asse della via dei Due Macelli nell’opposto versante del colle. Se adunque venisse ammesso il sottopassaggio, si sopprimerebbe la comunicazione colla via del Quirinale, intermedia fra la via della Consulta e la via Genova; ma il piano regolatore vi supplirebbe a mezzo di speciale accesso con rampe, girate in modo da creare e sostruire una piazza semiellitica innanzi al fianco del Palazzo Reale.

Noi accettiamo questa variante nei riguardi tecnici, e subordinatamente all’approvazione del passaggio al disotto del colle.

In via Venti Settembre la Commissione ha trovato [p. 38 modifica]opportuno di suggerire alcune correzioni. La prima consiste nell’arretramento della fronte dell’isolato non ancora costruito fra la via Goito e la via Palestro portandone la linea a filo del prospetto del Palazzo delle Finanze. Con tale ripiego si ottiene la corrispondenza immediata della via di Porta Salaria colla via Goito; mentre se si lasciasse com’è la fronte del suddetto isolato, riuscirebbero discontinui gli sbocchi delle due opposte traverse sulla via Venti Settembre. Un’altra correzione pur si giudica necessaria alla simmetria della estrema parte della via Venti Settembre, stabilendo che incontro la via Palestro cessi l’allargamento cominciato quando si riedificò il casino Bonaparte, e che se un giorno si edificasse la zona della villetta sulla via Venti Settembre, le case sorgano sulla linea attuale del muro di cinta. È questo l’unico modo per ottenere, che ambedue i lati stradali presso la Porta Pia riescano simmetrici rispetto all’asse della via e alla Porta stessa, e non sia offeso l’effetto prospettico.

Il quartiere ai versanti Quirinale e Viminale, compresa la parte iniziata da Mons. De Merode prima dell’anno 1870, e tenuto conto della parte fabbricabile lungo il lato settentrionale della via Venti Settembre, avrà in tutto una estensione di ettari 25, e capienza per circa 13,000 abitanti.