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opportuno di suggerire alcune correzioni. La prima consiste nell’arretramento della fronte dell’isolato non ancora costruito fra la via Goito e la via Palestro portandone la linea a filo del prospetto del Palazzo delle Finanze. Con tale ripiego si ottiene la corrispondenza immediata della via di Porta Salaria colla via Goito; mentre se si lasciasse com’è la fronte del suddetto isolato, riuscirebbero discontinui gli sbocchi delle due opposte traverse sulla via Venti Settembre. Un’altra correzione pur si giudica necessaria alla simmetria della estrema parte della via Venti Settembre, stabilendo che incontro la via Palestro cessi l’allargamento cominciato quando si riedificò il casino Bonaparte, e che se un giorno si edificasse la zona della villetta sulla via Venti Settembre, le case sorgano sulla linea attuale del muro di cinta. È questo l’unico modo per ottenere, che ambedue i lati stradali presso la Porta Pia riescano simmetrici rispetto all’asse della via e alla Porta stessa, e non sia offeso l’effetto prospettico.

Il quartiere ai versanti Quirinale e Viminale, compresa la parte iniziata da Mons. De Merode prima dell’anno 1870, e tenuto conto della parte fabbricabile lungo il lato settentrionale della via Venti Settembre, avrà in tutto una estensione di ettari 25, e capienza per circa 13,000 abitanti.


Quartiere alle falde del Gianicolo.


Il proseguimento della via delle Fratte, che ha preso nome di via Luciano Manara, e che si rilega al giar-