Perchè forte ragion freni il talento
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti di Gabriello Chiabrera
XXI
PER LO QUINTO CANTO DI DANTE
DIPINTO DA CESARE CORTE.
Perchè forte ragion freni il talento,
Sicchè non corra, ove lussuria spinge,
Dante procella sempiterna finge,
4Di condannato Amor degno tormento:
Or perchè rimirando aggia spavento
Chi troppo acceso a mal amar s’accinge,
Su breve carta Cesare dipinge
8Gli orridi verni del Tartareo vento.
E sì dotto pennello inganna i sensi,
Che l’occhio scerne in turbini funesti
11Tutta agitar la region profonda,
Febo, se premio alla virtù dispensi
Dell’alme foglie, onde il Cantor cingesti,
14Le sagge tempia del Pittor circonda.