Sonetti lussuriosi (edizione 1986)/Libro secondo/V
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Per Europa godere, in bue cangiossi
Giove, che di chiavarla avea desio;
e la sua deità posta in oblio,
in più bestiali forme trasformossi.
Marte, ancor lui, perdé li suoi ripossi,5
che potea ben goder, perch’era Dio,
e di tanto chiavar pagonne il fio,
mentre qual topo in rete pur restossi.
All’incontro costui, che qui mirate,
che pur senza pericolo potria10
chiavar, non cura potta né culate.
Questa per certo è pur coglioneria,
tra le maggiori e più solennizzate
e che commessa mai al mondo sia.
Povera mercanzia!15
Non lo sai tu, coglion, ch’è un gran marmotta
colui che di sua man fa culo e potta?