Sonetti lussuriosi (edizione 1986)/Libro secondo/VI
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Pietro Aretino - Sonetti lussuriosi (1526)
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Questo è un cazzo papal; se tu lo vuoi,
Faustina, o in potta o in cul, dimmelo pure,
perché rare a venir son le venture.
- Lo terrò in potta se volete voi.
- In culo tel porrei, ma dacché vuoi5
così, stenditi bene e mena pure,
che non avrà di queste fatte cure
donna che bella sia, qual sol fra noi.
Spingi, ben mio, e fà che la siringa
del mio bel cazzo formi un bel poema;10
spingi, cor mio, ancor rispingi e spingi.
Ponmi una mano al cul, con l’altra stringi
e abbraccia stretto, e porgimi la lingua,
mena, mio ben; oh! che dolcezza estrema!
Ohimè! che già non scema15
il piacer! ma saria maggior all’otta
se il cazzo entrasse in cul, non men ch’in potta!