Pensieri e giudizi/IV/IX
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IX.
Troppo, a me pare, bizantineggino i socialisti in questioni di metodo e troppa fede abbiano in certi schemi dottrinari secondo i quali dovrebbe iniziarsi e dentro i quali contenersi la nuova età. E poca o nessuna importanza mi pare che diano a certe questioni di gran momento e nella cui soluzione è la base del nuovo edifizio civile. Mi sembrano simili a un agricoltore che, volendo piantar vigna in uno sterpeto, invece di cominciare dal dissodare il terreno, s’intrattenga coi vicini a disputare su la natura dei vitigni e la lunghezza dei filari...
Volete preparare il popolo a una rivoluzione sociale, e non badate che, prima d’imbeverlo delle nuove idee, bisogna liberarlo dai vecchi pregiudizi: primo e più crudele di tutti, il pregiudizio religioso. Come potete sperare che il seme delle idee nuove germogli e fruttifichi in cuori isteriliti e imbestialiti dal domma? Che avete voi fatto per diradicare la mala pianta? Prima l’indifferenza, peste di ogni vita civile; poi la tolleranza scientifica degli insidiatori perpetui della libertà; e finalmente, perchè non dirlo?, i compromessi codardi e le perfide alleanze coi nemici bollati del genere umano.
Una ridda invereconda di preti in berretto rosso e di socialisti in tunica nera...