Pensieri e giudizi/III/VII
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VII. 1
Gloria a Luigi Mercantini! Le parole del suo magico inno furono incise da Garibaldi con la punta della spada liberatrice, consacrate dal sangue di mille giovani cuori nell’ebbrezza delle battaglie, nell’esultanza della vittoria, nel rapimento del sagrificio supremo per la libertà. I vecchi le ripetono ora col tremito e con le lagrime nella voce; rivivono per esse le ore del nazionale risorgimento. I giovani le ascoltano come voci di giganti riecheggiate da una sfera ormai deserta, ma glorificata perennemente di uno splendore immortale.
Riaccendete, o giovani d’Italia, gli entusiasmi dei vostri padri; fate il fascio di tutte le vostre energie; pugnate con magnanima costanza contro la bestia trionfante nello stato, nella scuola, nella famiglia; cacciate fuori d’Italia le arpie maledette che tentano oscurare con le immonde ali la luce divina dei vostri nuovi Ideali!
Note
- ↑ Per le onoranze a L. Mercantini in Ripatransone: ottobre 1907.