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PENSIERI E GIUDIZI 71

battaglie, nell’esultanza della vittoria, nel rapimento del sagrificio supremo per la libertà. I vecchi le ripetono ora col tremito e con le lagrime nella voce; rivivono per esse le ore del nazionale risorgimento. I giovani le ascoltano come voci di giganti riecheggiate da una sfera ormai deserta, ma glorificata perennemente di uno splendore immortale.

Riaccendete, o giovani d’Italia, gli entusiasmi dei vostri padri; fate il fascio di tutte le vostre energie; pugnate con magnanima costanza contro la bestia trionfante nello stato, nella scuola, nella famiglia; cacciate fuori d’Italia le arpie maledette che tentano oscurare con le immonde ali la luce divina dei vostri nuovi Ideali!


VII.

16 settembre 1909.

Le commemorazioni del XX Settembre non si lasciano desiderare: prevengono i nostri voti; si fanno più o meno solennemente in ogni paese d’Italia, in ogni angolo più riposto del mondo, ove ci sono italiani, a cui il sogno della ricchezza non ha cancellato il pensiero della madre lontana. Ma che verso la soluzione del vitale problema della rigenerazione morale si sia fatto o tentato alcun passo decisivo, non oserei affermare. Gli uomini politici si scalmanano a scavalcarsi l’un l’altro; i letterati si gingillano novellando o schi-