Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
70 | MARIO RAPISARDI |
armeggianti con terribile fragore a gloria di cavallerizze, vendette di ballerine e a spasso del volgo ozioso e malefico; a tutta la paladinaglia femminiera e pettegola, che con prosopopea tacchinesca verbalizza su per le gazzette del regno la storia cotidiana delle proprie e delle altrui prodezze, e di ogni gloriosa scalfittura, tanto per non interrompere le tradizioni della Tavola Rotonda, lentamente si rifà banchettando, Ettore Fieramosca si pianta dinanzi, e dice sorridendo e commiserando: «A letto, ragazzi; a scuola, ignoranti; a casa, femmine. E voi, che avete animo pronto e muscoli buoni, sappiate che, se onesta e santa non è la causa che c’infiamma, ridicolo è lo sdegno, bestiale il coraggio, miserevole il valore».
Così dice Ettore Fieramosca; ma al suono della fiera voce, alla vista della grave armadura e dello spadone più lungo di loro, i terribili cavalieri si sono prudentemente accampati sotto l’insegna della più vicina osteria.
VI. 1
Gloria a Luigi Mercantini! Le parole del suo magico inno furono incise da Garibaldi con la punta della spada liberatrice, consacrate dal sangue di mille giovani cuori nell’ebbrezza delle
- ↑ Per le onoranze a L. Mercantini in Ripatransone: ottobre 1907.