Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/932

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[p. 275 modifica] e della immaginazione, tuttavia anche allora la Grecia e l’Italia ne erano la patria e il luogo. E quantunque non fossero quei tempi adattati alla profondità dell’intelletto, al vero, alla [p. 276 modifica]malinconia, contuttociò ne’ settentrionali si vede l’inclinazione loro naturale a queste qualità, e negl’inni, nei canti, nelle sentenze staccate dei Bardi si nota, oltre alla famosa malinconia, una certa profondità di pensiero e la osservazione di certe verità che anche oggi in tanto progresso della filosofia non sono le piú triviali. Insomma vi si nota un carattere di pensiero diversissimo nella profondità da quello de’ meridionali degli stessi tempi (vedi se vuoi, gli Annali di Scienze e Lettere, Milano, vol. VI, n. 18, giugno 1811; Memoria intorno ai Druidi e ai Bardi britanni, p. 376-378 e 383 fine — 385, dove si riportano parecchi aforismi e documenti de’ Bardi). Cosí, per lo contrario, sebbene l’età moderna è il tempo del pensiero, nondimeno il settentrione ne è la patria, e l’Italia conserva tuttavia qualche poco della sua naturale immaginazione, del suo bello, della sua naturale disposizione alla letizia ed alla felicità. In quello dunque che ho detto de’ miei diversi stati, rispetto alla immaginazione e alla filosofia, paragonandomi col successo de’ tempi moderni agli antichi, si può anche aggiungere il paragone coi popoli meridionali e settentrionali (12 aprile 1821).


*    L’estensione reale e strettamente considerata della quale è capace una lingua, in quanto lingua